Oltre La Vittoria

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Stagione 1
Pietro Mennea e Sara Simeoni. Per tutti gli italiani i giochi olimpici di Mosca rimarranno per sempre legati ai loro straordinari successi. Ma quelle Olimpiadi furono anche molto altro. Le prime a portare la guerra fredda sulle piste di atletica.
E' il 18 luglio del 1976 quando, alle Olimpiadi di Montreal, Nadia Comaneci vince l'oro nella ginnastica con una performance destinata ad entrare nella storia dello sport. Un successo che nella sua Romania la condannerà a diventare prima un simbolo e poi una vittima del regime di Ceausescu.
“Il dolore per una sconfitta è sempre superiore alla gioia per una vittoria”. La frase è di Andrè Agassi, ma sembra perfetta per i giocatori della squadra americana di pallacanestro che nel 1972 a Monaco perdono una partita che vale molto di più di un oro olimpico.
Quei pugni neri alzati al cielo sul podio di Città del Messico sono forse il gesto più bello e toccante mai visto in uno stadio. E' il gesto di due straordinari atleti, Tommie Smith e John Carlos. Un gesto che negli Stati Uniti pagheranno a caro prezzo.
Può una semplice partita seppellire cinquant'anni di ingiustizie, di violenza, di sopraffazioni? Può una vittoria dei Mondiali di Rugby sconfiggere da sola, l'apharteid? Difficile, forse impossibile, a meno che dietro quel successo non ci sia Nelson Mandela.
L'Italia del tennis ha vinto la Coppa Davis una sola volta. Era il 1976 e avevamo una squadra fortissima. Panatta, Bertolucci, Barazzutti, Zugarelli. Eppure la sfida decisiva abbiamo rischiato di non giocarla. Quella nel Cile di Augusto Pinochet.
Tutti gli italiani ricordano la medaglia d'oro del 1992 di Alberto Tomba. Nelle stesse ore l'Italia sarebbe stata travolta da un'altra valanga: Tangentopoli.
Nei due gol con cui Maradona schianta l'Inghilterra nei Mondiali del 1986 c'è il genio del più grande giocatore di tutti i tempi ma anche la storia di un conflitto che segnerà per sempre il popolo argentino.
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