Figura controversa, Curzio Malaparte, al secolo Kurt Erich Suckert, dopo aver fatto molto parlare di sé per le prese di posizione e gli atteggiamenti contradditori, per lungo tempo è stato dimenticato. "Fin da ragazzino non è mai stato umile. Lui la credeva un'ipocrisia l'umiltà", dice la sorella Maria in un'intervista degli anni Ottanta. Uomo non gradito ai colleghi intellettuali dell'epoca, è lui il protagonista del doc "Curzio Malaparte, il cinico pietoso", di Simona Fasulo, diretto da Nicoletta Nesler. Il documentario ripercorre la sua vita - dalla fuga del 1914 per combattere sul fronte francese a soli 16 anni, fino all'ultimo viaggio in Cina del 1956 - raccontandone le tappe fondamentali attraverso la voce dello storico e biografo Maurizio Serra ("credo che fondamentalmente egli avesse fin dall'adolescenza la necessità di trovarsi sempre diverso da quello che lo circondava") per capire chi è quel "maledetto toscano" che si è portato dietro la nomea di voltagabbana. Fascista della prima ora, ha però un atteggiamento critico verso Benito Mussolini, tanto da pubblicare alcuni lavori che il Duce osteggia e critica, da "Tecnica del colpo di stato" a "Don Camaleo".
Italiani Con Paolo Mieli è trasmesso da Rai 1 il martedì 16 giugno 2020 alle ore 02:25.