Perché l'Italia è un Paese a rischio sismico? Può un terremoto di magnitudo non altissima provocare il crollo di tutti gli edifici? E cosa rende un sisma più devastante? Un giorno si potranno prevedere i terremoti? Il 6 aprile del 2009, nella Provincia dell'Aquila, una scossa di terremoto di magnitudo 6.3 sulla scala Richter provoca 309 vittime, 1500 feriti, 70 mila sfollati e danni ingentissimi. Onna, nella conca aquilana, poco distante dal capoluogo, conta 40 vittime e una distruzione pressoché totale. Il paese sorge in un'area di pianura lungo il fiume Aterno, su sedimenti alluvionali poco compattati, terreni costituiti da ghiaie, sabbie, limi e argille deposti nel tempo dalle acque, dunque in una zona particolarmente fragile. Si tratta di un sottosuolo in grado di amplificare le onde sismiche: è l'effetto sito. Se la stessa scossa avesse colpito un paese costruito su roccia compatta i danni sarebbero stati molto inferiori. L'Italia è uno dei Paesi più a rischio sismico del Mediterraneo. Le zone più esposte si trovano lungo l'Appennino, in Calabria, Sicilia, Friuli-Venezia Giulia e nella zona dei Campi Flegrei. È un rischio insito del Paese, perché l'Italia è fatta così. Dunque, si sa dove e perché può scatenarsi un terremoto, ma non quando. Consapevoli del fatto che il terremoto non sia un'anomalia né una fatalità, non potendo prevenire l'evento, occorre lavorare sulla mitigazione degli effetti, studiando sempre meglio il territorio e costruendo correttamente e nei posti giusti.
Sapiens Un Solo Pianeta è trasmesso da Rai 3 il sabato 2 agosto 2025 alle ore 20:30.